Grazie anche ad un contributo importante della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato è stato possibile completare e rendere fruibili i percorsi archeologici permanenti allestiti presso il Museo Civico Beata Diana Giuntini a Santa Maria a Monte

I percorsi consentono di integrare il programma di recupero e valorizzazione del complesso archeologico della Rocca e, quindi, di incrementare ulteriormente il  suo patrimonio storico e culturale. Santa Maria a Monte infatti dispone ora anche di un museo virtuale: grazie alla ricostruzione tridimensionale è possibile ripercorrere le fasi storiche principali del suo territorio, dalla prima chiesetta di Sant’Ippolito in Anniano fino alla Rocca che è la sommità più alta del borgo.  All’inaugurazione dei percorsi archeologici, realizzati dal Comune con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, nel Museo Civico Beata Diana Giuntini, che si trova all’ingresso del parco archeologico della Rocca, oltre al Sindaco Sig.ra Ilaria Parrella e agli assessori, sono intervenuti Niccolò Albertini della Scuola Normale Superiore di Pisa (laboratorio Smart) e Claudia Rizzitelli della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle province di Pisa e Livorno.

Nelle sale sono esposti i reperti archeologici rinvenuti e successivamente restaurati durante i diversi anni di scavo nei siti di Sant’Ippolito in Anniano e della Rocca. «Dobbiamo rivolgere un ringraziamento particolare alla Fondazione Cassa Risparmio San Miniato per aver creduto nel progetto e per l’importante contributo dato alla realizzazione dell’iniziativa – dice la sindaca Ilaria Parrella – Ora, attraverso un viaggio nel tempo virtuale in 3D, è possibile vedere la ricostruzione del panorama storico archeologico di Santa Maria a Monte. Si potranno così ripercorrere le varie fasi degli insediamenti, visitare i reperti e seguire un percorso archeologico, si potranno vedere i resti della chiesa, del castello e di tutto quello che abbiamo recuperato nel complesso archeologico».

Anche in questo caso la Fondazione conferma la sua attenzione al territorio e alla valorizzazione attraverso l’uso di moderne tecnologie di un patrimonio storico e culturale che può così diventare anche una nuova occasione di sviluppo economico.