E’ iniziata grazie ad un contributo di oltre 50 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato la seconda fase dei lavori per dare nuovo splendore all’ex Cappella Palatina.

 

L’oratorio, costruito all’interno del municipio nel tredicesimo secolo, è un piccolo ambiente a pianta rettangolare, coperto da volte a crociera e separato in due parti distinte, aula e vano presbiteriale, da una cancellata in ferro battuto. La sua storia, nella vita della città, è lunga e importante ed è legata, in particolare, al trasferimento in esso della miracolosa immagine del Crocifisso detto di Castelvecchio, il 18 ottobre 1399: è in quel momento che l’oratorio diviene un luogo di culto molto importante per la comunità sanminiatese. Diversi decenni più tardi, ai primi del XV secolo, per rendere ancora più prezioso l’ambiente, fu deciso di rivestire le pareti della cappellina con una decorazione ad affresco con scene tratte dall’Infanzia di Cristo. Dopo il trasferimento del crocifisso nella nuova chiesa (eretta davanti) la nicchia centrale fu occupata da una statua lignea della Madonna di Loreto, da cui deriva il nome odierno della cappellina.

Bisognoso di energici restauri da alcuni decenni, questi sono stati resi possibili negli ultimi anni grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che alla valorizzazione e al recupero di arte e storia del territorio dedica da sempre un capitolo importante delle proprie risorse. Così dopo i lavori dell’anno scorso che hanno interessato l’antico portone d’ingresso, gli arredi e l’altare ligneo, insieme al portale esterno in pietra e alla lunetta in terracotta, l’intervento adesso riguarda il restauro degli interni. “L’intervento più importante che è già in corso è quello di razionalizzazione dell’impianto elettrico, con il quale verrà ripensato anche il sistema di illuminazione delle varie opere conservate – sottolinea il sindaco Vittorio Gabbanini – Ma tutti i lavori, tanti e complessi, che saranno effettuati in questi mesi sono resi possibili dalla Fondazione guidata da Gianfranco Rossi, che ha messo a disposizione 52 mila euro, a cui rinnovo la gratitudine dell’amministrazione e della città”.

In questa fase è previsto anche il restauro dell’altare e della tavola dipinta di San Miniato, insieme al recupero delle porte in legno: sono previsti inoltre la pulitura del portale e della finestra in pietra, il consolidamento e restauro della pavimentazione del presbiterio e delle figure interne, mentre l’ultima parte riguarda l’allestimento dell’Oratorio. In particolare, sarà sostituita la bussola d’ingresso e sarà rinnovata la modalità di accoglienza. Questo secondo ciclo di interventi terminerà ad ottobre.