Pubblichiamo due contributi in memoria del nostro illustre concittadino.

VITTORIO TAVIANI … “UNA VITA PER L’ARTE E LA CULTURA”

Ieri è venuto a mancare Vittorio Taviani cui San Miniato aveva dato i suoi natali nel 1929. La triste notizia, pur sapendo che era malato da tempo, ci ha comunque colti di sorpresa. Non eravamo ancora pronti a lasciarlo andare, non volevamo essere pronti a lasciarlo andare! Con la sua fine ironia e con la prontezza di spirito che lo aveva sempre contraddistinto, aspettavamo di vederlo nuovamente dietro alla macchina da presa a rincorrere nuove idee, a dare vita a nuovi e sfidanti progetti.

Cosa scrivere quindi su di lui che altri –anche più titolati di noi- non abbiano già scritto, cosa dire che altri non abbiano già detto, cosa fare che altri non abbiano già fatto… E’ qui che, allora, il nostro pensiero è andato indietro nel tempo fino ad arrivare al 2009 quando, nel mese di novembre, la nostra Fondazione consegnò a Vittorio e Paolo Taviani il premio biennale “Mons. Torello Pierazzi”, giunto alla sua terza edizione. Il premio, nato in occasione dei festeggiamenti per il 175° anno dalla nascita della Cassa di Risparmio di San Miniato, aveva lo scopo di onorare soggetti di riconosciuto valore morale ed umano che, in perfetta consonanza con i principi ispiratori della stessa Fondazione Cassa di Risparmio dettati nel 1830 dal fondatore Monsignor Torello Pierazzi, avessero a vario titolo dedicato la propria vita agli altri ed al miglioramento della qualità della vita di tutti.

Obiettivo del premio era quello di valorizzare persone fisiche o giuridiche, in prevalenza del territorio di competenza della Fondazione, che si erano distinte in uno dei settori di intervento della Fondazione.

La motivazione con cui il premio fu attribuito a Paolo e Vittorio Taviani fu la seguente: “Il Premio Monsignor Torello Pierazzi 2009 è conferito a Paolo e Vittorio Taviani per il loro ininterrotto legame con San Miniato e con i luoghi della loro formazione; perché partendo da qui, in anni difficili, sono riusciti a concepire e a realizzare uno straordinario e coerente progetto di vita e di lavoro artistico; perché hanno saputo interpretare, con la lingua del cinema, la migliore tradizione culturale del nostro territorio, testimoniando sempre una personale fedeltà al paesaggio toscano e alle sue valenze simboliche; perché hanno saputo leggere, con la forza dell’arte, una delle pagine più drammatiche della nostra storia, portando il nome di San Miniato nel mondo. Con questo riconoscimento, la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato esprime a Paolo e Vittorio Taviani i propri sentimenti di orgoglio e di gratitudine per l’alto valore morale ed estetico delle loro opere.” E il nostro ricordo va a quella giornata quando, pur avendo entrambi ricevuto onorificenze e riconoscimenti di gran lunga ben più importanti e significativi di quello che la Fondazione si accingeva a consegnare, si dichiararono sinceramente onorati e profondamente commossi che San Miniato – tramite la propria Fondazione Carismi- tributasse loro questo riconoscimento.

Ecco, noi vogliamo ricordarlo così Vittorio Taviani, con la gioia negli occhi e la commozione nel cuore per l’amore della Sua San Miniato.

Buon viaggio

IL CORDOGLIO DELLA FONDAZIONE PER LA MORTE DI VITTORIO TAVIANI

La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato saluta Vittorio Taviani, il grande regista originario di San Miniato scomparso a 88 anni, ricordando l’entusiasmo con il quale i maestri cineasti Paolo e Vittorio ricevettero il premio “Monsignor Torello Pierazzi” alla carriera a Palazzo Grifoni.

Era il 2009. E ancora dovevano arrivare altri successi come l’Orso d’Oro a Berlino per “Cesare deve morire”. Si trattava di un premio, il “Pierazzi” con il quale la Fondazione, in omaggio al proprio fondatore, volle sottolineare le figure dei due registi che con la loro arte apprezzata nel mondo hanno dato lustro alla città e al territorio. Paolo e Vittorio accolsero quel premio in patria con la gioia di un riconoscimento ad un concorso internazionale di cinema e un velo quasi impercettibile di commozione tradì i loro volti: felici di essere a San Miniato, premiati tra le case dell’adolescenza, nel palazzo della banca di cui il padre Ermanno fu entusiasta consigliere del primo dopoguerra. Quella San Miniato, tanto cara ad entrambi che, misteriosa e dolorosa,fecero emergere pienamente con «La notte di San Lorenzo», quando la nota poetica nerboruta di verità raggiunse la partitura più solenne, rappresentò il dramma e la speranza del popolo assetato di giustizia e libertà.  I maestri strinesero la statua che riproduceva l’immagine di Monsignor Pierazzi come la statuetta di un Oscar. Quel premio, infatti, valeva il riconoscimento della loro terra.

Poi Paolo e Vittorio, alternandosi come sul set, un’inquadratura e testa, un binomio perfetto, regalarono ai presenti alla cerimonia una serata indimenticabile, fatta di grande cultura,  di passione e impegno. La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ha poi sostenuto negli anni successivi l’attività con la quale il Centro Cinema Paolo e Vittorio Taviani di San Miniato valorizza l’opera dei due registi. In particolare la Fondazione contribuì alla pubblicazione di un volume, nel 2012, per i trent’anni dall’uscita de “La Notte di San Lorenzo” e per il nuovo allestimento della mostra “La poesia del paesaggio nel cinema di Paolo e Vittorio Taviani”. La morte di Vittorio Taviani è una grande perdita per il cinema italiano, per il mondo della cultura e per la città di San Miniato.