Le opere sono state finanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato interessando anche il foyer ed alcuni abbellimenti interni.

Un restyling importante quello finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato sul Teatro Verdi di Santa Croce. I lavori, diretti dall’architetto Alberto Pellegrini, hanno riguardato la sistemazione completa del palcoscenico, della graticcia che sorregge le scenografie (e che mostrava cedimenti), alcuni accorgimenti estetici ed una nuova sistemazione del foyer. Il teatro, i cui lavori di costruzione terminarono nel 1902, fu oggetto di un importante rinforzamento della struttura negli anni ’80 tanto che, le indagini sismiche, hanno rivelato che proprio per quelle opere la struttura può considerarsi in piena sicurezza anche se nel corso degli anni ha avuto bisogno di qualche intervento. Dopo il palcoscenico toccherà al tetto che necessita di una manutenzione. In questo caso i lavori inizieranno alla fine dell’anno e interesseranno parte del 2018. La prima parte delle opere ha riguardato quindi il palcoscenico e graticcia, in modo da consentire il regolare svolgimento della stagione teatrale: era questo il lavoro urgente, ormai alla battute finali, finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Minato guidata dal Notaio Mario Marinella. Un impegno quello della Fondazione CRSM, che conferma l’attenzione privilegiata che essa destina ai beni storici e architettonici del territorio: molti palazzi e monumenti, se non ci fosse stato l’impegno della Fondazione, non sarebbero quei gioielli del territorio, elementi centrali della vita culturale e dell’attrattiva turistica. A conferma di questa particolare attenzione, il Teatro Verdi affonda le sue radici nei primi anni del secolo scorso.

Nella primavera del 1900, dopo aver reperito i fondi necessari, un gruppo di facoltosi cittadini costituitosi in Accademia, poterono presentare al Comune il progetto del nuovo fabbricato per ottenere l’approvazione. I lavori di costruzione non tardarono ad iniziare e ben presto terminarono, appunto, l’8 maggio 1902, data dell’inaugurazione del teatro che non deluse le aspettative, con le sue decorazioni in stucco, sulle fasce dei palchi, le numerose pitture, a disegni floreali, nel soffitto della sala. Da quel momento vi si tennero regolari stagioni e vi furono pure rappresentati apprezzati spettacoli lirici. La sua storia e i suoi fasti tuttavia si attenuarono, rimase in funzione sino alla seconda guerra mondiale ma nella ricostruzione, fu usato solo saltuariamente. Il Teatro sorge nel centro di Santa Croce, affacciandosi su via Verdi, di fronte al Monastero di Santa Cristiana e al vicolo omonimo. Circa trent’anni dopo, ad inizio degli anni ‘80 fu oggetto di imponenti restauri e da allora, è tornato a svolgere un ruolo centrale nella vita di Santa Croce e del Comprensorio. «Tutti i lavori sono effettuati in stretto contatto con la Soprintendenza di Pisa», dice l’architetto Pellegrini. Il contributo della Fondazione è stato dunque determinante per tutta la sua nuova sistemazione, donandogli nuova vita.