Il sistema, già operativo con i primi 14 “occhi”, ha dato risultati importanti per la sicurezza del territorio e per il supporto ad attività di contrasto a vandalismi e  scorrettezze stradali

E’ la seconda tranche del piano triennale finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, oggi guidata da Gianfranco Rossi, con 90 mila euro complessivi. Si tratta di un piano che prevede la mappatura completa del territorio comunale. Questi nuovi apparecchi vanno a coprire le zone rimaste scoperte con il primo intervento. In particolar modo è ampliata la copertura nel centro storico e a Ponte a Egola, mentre sette di queste 19 telecamere servono per  sostituire le vecchie apparecchiature con quelle di nuova generazione, dedicate alla lettura delle targhe e adatte alla visibilità notturna. Questo intervento segue di pochi mesi il primo, che ha visto l’installazione di 14 telecamere che riguardano la videosorveglianza (tre a San Miniato Basso), sei fanno invece parte del progetto di efficientamento della pubblica illuminazione, quattro sulla SS 67, mentre le altre quattro ancora riguardano il sistema fisso di lettura delle targhe della automobili e si trovano nei punti strategici di accesso al territorio comunale.  Un’operazione di grande importanza e di cui ci sono già i primi risultati oggetto di analisi ed approfondimento da parte della polizia municipale della città. “E’ con l’entrata in funzione delle prime 14 telecamere di ultima generazione, che abbiamo visto i primi importanti risultati – spiega  Dario Pancanti al comando dei vigili urbani- sono infatti stati rintracciati i responsabili di danneggiamenti a cartelli stradali e soggetti in fuga dopo un sinistro, mentre la lettura delle targhe ci sta permettendo di tenere sotto controllo il flusso delle auto in transito sul nostro territorio”.  Le telecamere, che hanno visto il primo massiccio rafforzamento nell’ultimo scorcio dell’anno, hanno aiutato i vigili a “spiegare” alcuni sinistri stradali complessi: consideriamo che sono 123 in tutto gli incidenti rilevati dalla municipale di San Miniato nel 2017.

Ma un ruolo ancora più importante lo hanno avuto nella polizia ambientale: 143 in tutto  i verbali  di cui 94 hanno riguardato l’abbandono di rifiuti (la maggio parte scoperti con le telecamere), con conseguente multa da 500 euro, con un incremento di 43 in più rispetto al 2016. “Con le telecamere – conclude  Pancanti – siamo riusciti anche nelle settimane scorse a scoprire abbandoni su San Miniato Basso da parte di pendolari che arrivano sul territorio dalle zone limitrofe, addirittura anche da Colle Val d’Elsa”. Una volta terminato questo ulteriore intervento, il progetto ne prevede la realizzazione di un terzo lotto destinato a potenziare le telecamere nelle zone considerate ‘sensibili’ e a dotare le aree che per adesso ne sono sprovviste.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, rendendo possibile questa grande operazione – spiega il Sindaco Gabbanini – conferma il ruolo strategico che svolge sul nostro territorio, mettendo a disposizione della collettività strumenti per vivere tutti più sicuri e per accrescere nel tessuto sociale il livello di legalità. Credo, che in un tempo come quello in cui viviamo, questo sia uno degli impegni più meritori che un’istituzione possa prendersi in carico”.