Per molti di noi che hanno a cuore le sorti della Fondazione e della Cassa:
è un Natale un pò diverso, ma è sempre Natale;
è un Natale un pò meno gioioso, ma è sempre Natale;
è un Natale di attesa, ma è sempre Natale;
è un Natale di ricordi, ma è sempre Natale.
Gesù che sta per nascere non ci vuole vedere soli, scoraggiati, paurosi o, ancora peggio, chiusi in una cupa rassegnazione, fedeli ad un passato senza domani ma ci
vuole trovare vigili ed uniti nell’affrontare un futuro diverso ma non per questo necessariamente peggiore; ci vuole trovare resilienti, come persone, cioè, che
“tendono a vedere i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità, piuttosto che come una minaccia, come persone che di fronte alle avversità sono capaci di non perdere comunque la speranza.”
Alla grotta di Betlemme come ad affrontare il futuro si va in gruppo, come i pastori, come i re magi, non da soli.
I re magi, fidandosi soltanto di una stella, abbandonano il trono, i loro palazzi, i loro paesi ed insieme si mettono in cammino.
Il nostro cammino, se vogliamo evitare di naufragare in porto, dovrà essere simile a quello dei re magi piuttosto che alla danza della luna, che, come ben sapete, consiste nello spostarsi all’indietro dando l’illusione di camminare in avanti.
Gli auguri che formulo a me, a voi ed alle nostre famiglie sono due.
Il primo è legato al Giubileo della Misericordia, che si è da poco concluso.
Le opere di misericordia, come quest’anno ci ha ripetuto più volte Papa Francesco, non sono solo quelle corporali ma anche quelle spirituali tra le quali rientra certamente, come sottocategoria, la comprensione e la serenità di giudizio rispetto all’operato del nostro prossimo.
Lasciar cadere il rancore ed i pregiudizi, ci ha insegnato Papa Francesco, sono condizioni necessarie per vivere sereni e felici.
Ebbene, il mio augurio è che questo Santo Natale ci faccia riscoprire la gioia di vivere quotidianamente questa opera di misericordia spirituale.
Il secondo augurio è quello di riscoprire e vivere ogni giorno il mistero e la grandezza del Santo Natale, come ce lo descrive Madre Teresa di Calcutta:
“E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società.
E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.”
Tanti auguri di Buon Natale e buon 2017 a voi ed alle vostre famiglie.

Mario Marinella