Il ricordo di Monsignor Vasco Simoncini a quindici anni dalla scomparsa
Il sacerdote fu molto legato alla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ed a tutte le istituzioni nate sotto la spinta della Chiesa locale: un libro ne ripercorre la storia
Un uomo di grande cultura, Monsignor Vasco Simoncini, del quale ricorrono nel 2018 i quindici anni dalla morte, una penna giornalistica fine e tagliente, un carattere riservato, un religioso profondamente legato anche alle istituzioni del territorio, in particolare a quelle nate grazie anche alla spinta della Chiesa locale. A partire dalla Cassa di Risparmio di San Miniato dove ricoprì il ruolo di consigliere d’amministrazione della banca e poi quello di componente il comitato di gestione della Fondazione Crsm nata nel 1992 quando la legge Amato divise l’attività bancaria da quella filantropica. Monsignor Simoncini vedeva nella Cassa di Risparmio di San Miniato, intuizione di un vescovo, la concretizzazione di un mondo istituzionale che sapeva guardare con occhi attenti alle esigenze della famiglie, anche di quelle più in difficoltà, per accompagnarle e sostenerle nel costruire un futuro, un lavoro, per consentire l’istruzione dei loro figli.
Nel mondo di Monsignor Simoncini, prete e per molto tempo vicario vescovile, c’erano la Stella Maris e la Casa Verde di San Miniato, la sua seconda casa, circondato dalle ragazze affette da gravi patologie dell’apparato psicomotorio e alle quali non faceva mancare presenza e affetto. Da non dimenticare il Dramma Popolare, realtà che vive e prosegue il suo cammino di successo sostenuto dalla Fondazione Crsm, nel quale Simoncini è stato consigliere attento e premuroso per tanti anni affinché il Teatro del Cielo sapesse proporre, ogni anno, lo spettacolo più adatto a rendere ancora “sacra” la scena di piazza Duomo.
Un volume “Attualità e profezia negli scritti di Vasco Simoncini” a cura di Fabrizio Mandorlini, con le introduzioni del vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, di Elisabetta Cosci Vice Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e di Don Adriano Bianchi presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici, ricorda monsignor Vasco. Nel libro – presentato nei giorni scorsi – sono riproposti anche dopo una lunga e accurata selezione cinquanta scritti che ne tracciano un profilo sacerdotale, umano e culturale in un lungo arco temporale. Sono stati proposti per temi: la diocesi, l’informazione, la Stella Maris, il Dramma Popolare, la politica, i sacerdoti per individuare con chiarezza gli ambiti della sua azione, a cui si è aggiunto un innato senso civico che lo ha visto partecipe attivo in enti e istituzioni della città di San Miniato. Nelle pagine del libro sono riprodotte alcune opere realizzate per l’occasione dagli artisti Luca Macchi e Sauro Mori oltre a quelle che realizzò Dilvo Lotti in occasione del giubileo sacerdotale di Simoncini nel 1993.